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  • 11/05/2025

LUCI ED OMBRE

Castello di Costigliole d'Asti (At)
Piazza Vittorio Emanuele II n°8
Informazioni manifestazioni@costigliole.it
www.flyartassociation.com

Apertura: sabato e domenica
orari : 10:30 - 12:30 / 15:00 - 19:00
Costo Ingresso 5 euro
Ingresso gratuito per bambini di età inferiore ai 12 anni

TRA LUCI ED OMBRE

Viaggio nell'Arte Contemporanea dal Novecento ad oggi
a cura di Roberto Borra e Karina Lukasik
direzione artistica di Alberto Bongini e Alessandro Merlo

FELICE CASORATI - FRANCESCO CASORATI – MARIO CALANDRI - ROMANO CAMPAGNOLI MAURO CHESSA - SANDRO CHERCHI - ARMANDO DONNA - MARIO GIANSONE - MARTA GIERUT – EZIO GRIBAUDO - UMBERTO MASTROIANNI - PIERO RUGGERI – ENRICO PAULUCCI-SERGIO SARONI – GIACOMO SOFFIANTINO – LUIGI SPAZZAPAN
MIRCO ANDREIS - MARTINO BISSACCO - ELENI DORI - SERGIO SACCOMANDI

La mostra Tra luci ed ombre, Viaggio nell'Arte Contemporanea dal Novecento ad oggi curata da Roberto Borra e Karina Lukasik con la direzione artistica di Alberto Bongini e Alessandro Merlo, si inaugura sabato 22 marzo 2025 alle ore 11 e resterà aperta fino a domenica 11 maggio. La mostra è patrocinata da numerose istituzioni museali, artistiche e culturali, tra cui il Museo Mug 2 di Massa, la Galleria Ai Tre Torchi di Torino, il Comitato Artistico Documentario Gierut di Pietrasanta, il Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi, Il Museo Della Casa di Mondovì, il Premio Comune Fiorito, l'Associazione Culturale Il Tiglio di Costigliole d'Asti, , il Gruppo Artistico Internazionale "The Artists' Pool" di Londra e la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Antitesi Art Space di Torino. Per comprendere il senso di questa esposizione va osservato come in particolare nella seconda metà del Novecento, l'affermazione dell'autonomia dell'arte dal dettato della raffigurazione, ha liberato nuove energie creative favorendo un frenetico sviluppo di ampi orizzonti di espressivi ai quali la mostra Tra luci ed ombre si ispira e dà voce attraverso un corposo corollario di opere di artisti storicizzati ed ampiamente affermati nel sistema dell'arte che dialogano con artisti di rilievo, meno celebrati ma che hanno contribuito a vari livelli a fare dell'arte un pregiato cenacolo di bellezza e di sperimentazione artistica ed intellettuale . Il punto di partenza della mostra "Tra luci ed ombre" è rappresentato dall' opera figurativa di Enrico Paulucci "Villa Borghese" del 1932 riguardante un suggestivo scorcio romano che dal punto di vista pittorico si colloca a metà strada tra la tradizione pittorica del paesaggio ed una visione più moderna e personale del soggetto. In mostra i visitatori potranno ammirare dipinti su tela e su tavola , le pregiate incisioni (tra le quali i bulini di Armando Donna), le sculture di Mario Giansone e Sandro Cherchi, le installazioni di Mirco Andreis e i famosi logogrifi di Ezio Gribaudo molto apprezzati da Giorgio De Chirico, i dipinti, i disegni e le poesie di Marta Gierut, scultrice, pittrice e poetessa toscana di Pietrasanta cui la Giorgio Mondadori Editoriale ha dedicato nel 2012 un importante volume dal titolo " Il volto e la maschera, poesie e opere" dedicato alla sua breve ma intensa esistenza . A conferma dell'alto valore di questa artista e poetessa , sono i testi critici di Manlio Cancogni, Roberto Valcamonici, Giovanni Faccenda, Angela Mura e Lodovico Gierut, padre di Marta ed importante critico

d'arte e giornalista, di cui ricordiamo l'organizzazione nel 2014 della mostra "Viaggio d'artisti in Europa" a Palazzo Berlaymont di Bruxelles, sede della Commissione Europea, alla quale partecipò per dovere di cronaca anche Alberto Bongini, Presidente dell'Associazione Culturale Fly Art di Torino. La Rassegna d'arte Tra luci ed ombre invita il visitatore a riscoprire il valore della ricerca artistica della scena torinese della seconda metà del Novecento, in particolare degli anni '50 e '60 fino a giungere alle più recenti istanze dell'arte attuale con l'inserimento La mostra testimonia del confronto tra artisti piemontesi ed altri di varia provenienza che si confrontano sul palco della Torino della seconda metà del Novecento austera ed al contempo fremente di ideologie idee e di innovazioni Molti degli artisti in mostra saranno presenti con le loro opere anche sul fronte dell'incisione a sottolineare l'importanza di quest'arte spesso confinata ai margini del sistema artistico ma che gode di un grande interesse tra gli stessi artisti e presso un vasto pubblico di cultori e di appassionati d'arte. Grazie alla collaborazione con la Galleria Ai Tre Torchi di Torino specializzata nell'ambito dell'incisione i visitatori della mostra oltre alle numerose opere pittoriche, scultoree ed installative potranno visitare una specifica sezione della mostra dedicata all' incisione , arte che ha arricchito la cultura artistica europea fin dal Rinascimento e della quale nel passato furono maestri artisti quali: Albrecht Durer(1471-1528) Giovanni Battista Piranesi (1720-1778), Salvador Dalì (194-1989) e molti altri. Per meglio comprendere la mostra "Tra luci ed ombre. Viaggio nell'Arte Contemporanea dal Novecento ad oggi, va considerato che alla fine degli anni Quaranta si è aperta, a livello europeo, la stagione dell'art informel, e l'Informale come affermava Maurizio Calvesi: non rappresenta una derivazione o un sinonimo di informe, ma vuol dire, che è diverso, non formale. Ma quale fosse in realtà già nella Torino del primo Novecento il ruolo della cultura artistica piemontese , con le sue connessioni e implicazioni sociali e politiche si può dedurre dalle testimonianze ammirate di Gobetti su Felice Casorati del quale ammirava la propensione alla ricerca e la capacità di fondere realismo e modernità di visione. Le grandi trasformazioni sociali etiche e culturali che hanno modificato la concezione dei valori autentici dell'esistenza e del rapporto stesso con l'arte e con l'ideologia favorito dall'incontro con altre culture. Alcuni esempi significativi delle interazioni culturali sulla scena artistica di Torino in quegli anni è rappresentata ad esempio dall'arrivo negli anni '40 dell'artista friulano Luigi Spazzapan che grazie alla sua vena innovativa di impronta mitteleuropea diede un concreto contributo alla ridefinizione delle nuove tendenze dell'arte legate all'informale tanto da influenzare anche artisti del calibro di Umberto Mastroianni. Successivamente , negli anni '50 Torino vide l'approdo di Michel Tapiè estroso critico di livello internazionale che porto' in terra sabauda il movimento artistico giapponese Gutai fonte di nuove esperienze di confronto e di innovazione. Nel 1958 Ezio Gribaudo artista ed editore torinese fu promotore e organizzatore di una splendida mostra della Collezione Guggenheim di Venezia a Torino consolidando il carattere internazionale della Città. La mostra si rivela interessante grazie al dialogo tra maestri storicizzati alcuni dei quali presenti nei Musei di tutto il mondo, e la presenza di artisti di grande talento ancor oggi attivi nel mondo dell'arte e assolutamente da conoscere: Eleni Dori artista greca con un percorso espositivo di grande rilievo e con un'espressione pittorica concettuale criptica e a tratti geniale che nell'occasione espone 3 tele monumentali ed alcuni dipinti selezionati dal progetto artistico "Museo" , il maestro Sergio Saccomandi artista figurativo che presenta tre opere a tecnica mista riguardanti una natura morta di taglio surreale, un autoritratto pieno di ironia ed una bellissima opera su Andy Wharol già presentata al Chiostro del Bramante di Roma. La mostra vale una visita anche per osservare e lasciarsi stupire dalle installazioni del giovane e talentuoso Mirco Andreis, evocatore di scenari postmoderni e di installazioni luminose atte al recupero e all'attualizzazione di oggetti del passato. Al maestro Martino Bissacco in gioventù frequentatore della scuola d'Arte

Ceramica di Albissola , dove conobbe Asger Jorn, Lucio Fontana e molti appartenenti al cenacolo di artisti e intellettuali che frequentavano il piccolo centro artistico ligure, è riservata una sala del Castello per celebrarne quell' Arte Informale piena di energia di cui è un indubbio maestro. Tra luci ed ombre si rivela mostra imperdibile e ricca di spunti utili a trarre dal mare magnum dell'arte Contemporanea del passato flussi energetici vitali e ricchi di alchimie sperimentative che si configurano come percorsi imprevedibili delle traiettorie umane che negano le verità della realtà oggettiva per condurci nel mondo dell'evocazione più pura dei sentimenti, delle provocazioni visive e delle armonie dissonanti che convergono in un unico verbo, quello della Libertà espressiva.

Testo di Roberto Borra